Da “fatti una birra” a “fatti la birra”!

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In un mare schiumoso di birra chiara, scura, rossa. Ale, lager o birre a fermentazione spontanea. Di luppolo, orzo, ma anche di avena, frumento, mais e riso, e poi ancora di manioca, sorgo e patata.
Negli ultimi anni a farla da padrona è la birra artigianale.
Fioriscono piccoli birrifici che manco fossero papaveri in primavera. Spopolano le feste a base di birra artigianale, le degustazioni, le fiere, i ritrovi. E io onestamente – a parte registrate il dato – non so cosa pensarne. Non amo la birra. E artiginale o industriale che sia ne bevo poca.

Perciò devo essere sincera, stamane ad incuriosirmi sono state le bottiglie blu, il contrasto cromatico con il marrone del legno, il bel design dei kit. Non avendo letto la descrizione non avevo assolutamente la più pallida idea si trattasse di kit per farsi la birra in casa. Le avevo scambiate per delle acetiere.

Ognuno di questi Box Brew Kits, invece, contiene tutto il necessario per affrontare il processo di fermentazione in stile classico. E visto che comprende le istruzioni complete con descrizioni e diagrammi, un registro birraio e più di 25 gustose ricette da provare, pare ci possa riuscire anche chi non la ha mai preparata prima.
Sono disponibili in diverse dimensioni, in grado di produrre 1-3 litri di birra in circa tre settimane.

Che dire? Vedete di non fate scoppiare le bottiglie in cucina e alla salute!

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