illustrazione di Brian Rea

Issues | Snacks Quarterly #2

grafica di Aaron Draplin
grafica di Aaron Draplin

C’è qualcosa di misteriosamente irresistibile nel potere che hanno i cibi spazzatura di attrarre anche il più fondamentalista tra i salutisti, la più equilibrata tra le mamme-bio, il più snob tra i gourmet.

Quello degli snack è il lato oscuro del mondo dell’alimentazione, un lato oscuro fatto di produzione industriale, ingredienti dalla dubbia tracciabilità, miscugli chimici di additivi/coloranti/conservanti, ammiccanti incarti colorati studiati per esser peccaminosi fin dal rumore che producono al momento di scartarli.

illustrazione di Martha Rich
illustrazione di Martha Rich

Un lato oscuro che si nutre delle nevrosi e delle frustrazioni, della vana ricerca dell’uomo contemporaneo di un centro di gravità permanente, del bisogno di rassicurante conforto attraverso l’immutabilità di forme, odori e sapori: quando sei giù e le cose non vanno per il verso giusto ecco un snack che dal suo espositore accanto alla cassa del bar o del supermercato ti fa l’occhiolino e t’imbambola coi suoi poteri psichici, i suoi colori sgargianti, le sue promesse al sapor di caramello, colesterolo, cioccolato di quarta scelta e nocciole.

Ma il mondo degli snack e del cibo spazzatura può anche avere il suo lato artistico e culturale: giunto alla sua seconda uscita, il magazine online Snacks Quarterly mostra che anche barrette, gelati confezionati e plasticosi panini possono avere un’anima. Forse.

illustrazione di Brian Rea
illustrazione di Brian Rea
illustrazione di Sean Morris
illustrazione di Sean Morris
animazione di Sam Tudyk
animazione di Sam Tudyk
co-fondatore e direttore
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