Tingere i tessuti con le microalghe

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Le alghe saranno il cibo dal futuro?
Le alghe saranno il combustibile del futuro?
Non ne ho la più pallida idea e manco gli scienziati per ora concordano, quello che so, è che possono essere utilizzate come biomassa (e di fatto ci sono sistemi di cogenerazione che le utilizzano) e anche che ci sono popoli, che ne fanno fonte ti nutrimento da sempre o anche che sono utilizzate in medicine e cosmetologia.

Altra cosa interessante, scoperta oggi, è che due giovani designer tedesche Essi Johanna Glomb e Rasa Weber fondatrici di Blond&Bieber, uno studio di design con sede a Berlino, stanno usando le alghe per colorare tessuti.

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Il progetto, che hanno chiamato Algaemy, è nato in seguito ad una visita presso il Fraunhofer Institute for Microalgae, così le due hanno iniziato a lavorare con piglio scientifico, focalizzando la loro attenzione, specialmente sul fatto che i pigmenti prodotti utilizzando le microalghe non sono stabili ma evolvono per esempio in base all’esposizione ai raggi solari.

Pare ci siano oltre 60.000 diverse forme di alghe e loro per ora stanno lavorando su 15 specie differenti. Al momento hanno ottenuto tre i pigmenti: una tonalità di blu, un verde-marrone e un rosso.
Chi sapeva che la Spirulina dà ai tessuti una tinta verde, o che Haematococcus pluvialis dà una terra di Siena dal caldo bagliore?

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