Perché si diventa fumettisti? Cosa scatta nella testa di qualcuno che decide di autoprodursi un albo, una fanzine o una rivista? Perché la carta, non basta un pdf? Quanti litri di sangue e sudore servono per un progetto del genere? Quante ore di sonno si sacrificano? E i soldi? Il crowdfunding funziona? Meglio la cara, vecchia “colletta” tra amici? Ma poi dove li distribuisci i tuoi fumetti? La gente compra davvero online? Quanti no puoi sopportare prima di imbracciare un mitra o dar fuoco a qualcuno o qualcosa? Il fumettista e il fanzinaro fanno sesso? Come? Quanti festival di autoproduzioni esistono? C’è spazio per tutti? Come si promuove una pubblicazione? Quindi i social network si possono davvero usare per promuovere un progetto e non solo per condividere video di gattini e sputare merda sul governo ladro?
Queste e altre (sicuramente più serie) domande stasera da Modo Infoshop, a Bologna, per una tavola rotonda sulle autoproduzioni a fumetti che vedrà protagoniste quattro realtà italiane: Lök Zine, rivista di base a Bologna; Gap, gruppo che finora ha sfornato due volumi realizzati da studenti ed ex-studenti della Scuola del Libro di Urbino; il collettivo pesarese Incubo alla Balena, con tre volumi all’attivo; Tempo di Posa, primo libro realizzato da tre artiste di base a Milano.
A condurre la chiacchierata — rivolta non soltanto agli addetti ai lavori ma anche a tutti i (sempre più numerosi) curiosi riguardo al tema fanzine/autoproduzioni — sarà Emanuele Racca, giovane fumettista e co-fondatore di Switch on future.
Oltre alla tavola rotonda ci sarà anche un’esposizione delle serigrafie degli artisti e la proiezione dei video promozionali dei vari progetti.
QUANDO: 24 giugno 2014 | 18,30
DOVE: Modo Infoshop | via Mascarella 24/b, Bologna | mappa | fb
