The Green Soccer Journal fa parte di quella piccola (ma in costante crescita) pattuglia di riviste intelligenti dedicate al calcio, analizzato non dal punto di vista del tifoso, del “chiunque ha il diritto di sentirsi un CT” (quel che capita, per intenderci, tra i commenti di siti come Eurosport) o del giornalista morboso ossessionato da gossip, rumors e frasi fatte (io odio, odio con tutto il cuore chiunque usi l’orrida espressione «la squadra X ha asfaltato la squadra Y»).
Riviste come The Green Soccer Journal sono riviste per palati fini, che il “pallone” lo prendono da prospettive inaspettate, raccontando storie, analizzando dati, andando a intervistare protagonisti ma anche personaggi secondari e solitamente invisibili, dando spazio ad alcune tra le migliori “penne” del giornalismo non solo sportivo.
Riviste non per semplici tifosi, quindi, ma per coloro che sono interessati al calcio come cultura, come estetica, come politica, come scienza, come fonte di narrazioni — sia epiche che minime.
In occasione di Brasile 2014, oltre al settimo numero, uscito appena qualche giorno fa con Iker Casillas, il bistrattato (ex?) portierone di Spagna e Real Madrid, la rivista inglese ha collaborato con Svbscription, servizio online su abbonamento che ti manda direttamente a casa box pieni di cose — oggetti per la casa, accessori, libri, prodotti di bellezza, cancelleria (ne sono spuntati molti, negli ultimi anni, di siti simili ma Svbscription è un gradino più su, soprattutto per via del fatto che i box sono solitamente curati da alcune tra le realtà più interessanti del loro settore.
E il box curato da The Green Soccer Journal, a giudicare dalle immagini, non è da meno.