Behance, 500px, Cargo, il caro, vecchio deviantART, quell’oscenità di Wix: di piattaforme pensate appositamente come portfolio online col quale mostrare al mondo le proprio opere ce ne sono tantissime e quelle appena citate sono solo la punta di un iceberg di startup più o meno sommerse che spesso aprono e chiudono nel giro di un anno o giù di lì. Senza contare, poi, tutte quelle nate per altri scopi ma assolutamente adattabili a “vetrina” per fotografi, illustratori e via dicendo, come Tumblr, WordPress ecc.
Impossibile per ora prevedere se l’ultima nata, Isoverse, finirà sulla vetta insieme all’elite delle piattaforme più diffuse oppure tra la moltitudine degli “annegati” e dimenticati (e aver scelto di presentarsi al pubblico con un video caricato su YouTube invece che su Vimeo potrebbe già dare qualche indizio…) però si tratta comunque di un prodotto dalle caratteristiche interessanti in quanto permette di gestire l’intero portfolio direttamente da Dropbox, quindi creando cartelle, immagini e testo direttamente dal desktop senza preoccuparsi dei tempi di upload ma semplicemente spostando, inserendo e cancellando file dentro alle cartelle. E mentre tu te ne va sul balcone a fumare una sigaretta o ti metti al lavoro su un altro progetto, Isoverse si sincronizza caricando tutto o apportando le modifiche che tu hai già fatto offline.
Un punto di forza niente male per un’applicazione che semmai non dovesse decollare sicuramente traccerà un percorso interessante. Puoi star certo che non dovrà passare molto tempo prima di vedere qualche altra piattaforma, più diffusa e potente, offrire le stesse funzioni…
Per ora Isoverse è solo su invito (bisogna compilare un form e aspettare, rigorosamente con ansia).