I Tradizionali, tatuaggi temporanei per cuochi che si rimboccano le maniche

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Nonostante l’abbondanza di interfacce touchscreen il caro, vecchio carta-e-penna rimane lo strumento più immediato, flessibile, intelligente ed efficace per prendere appunti anche se in realtà è la penna la vera pietra angolare del sistema dato che in assenza di carta quest’ultima può benissimo essere sostituita da un avambraccio (meglio se non troppo peloso), che a differenza del palmo della mano non rischia l’effetto sbavatura.

Negli anni ho usato il mio avambraccio—che madre natura ha voluto levigato e ipotricotico, quasi femminile—per segnare numeri di telefono, appuntamenti, idee last minute, titoli di libri da comprare, disegnini sconci, liste della spesa e—da quando sono padre—concetti illustrati per spiegare cose a mia figlia. Per questo vado predicando da tempo che il più utile tra i tatuaggi potrebbe non essere altro che un semplice rettangolo vuoto sotto al polso: un vero e proprio box per appunti su pelle (possibili variazioni sul tema: le righe o i quadretti, di un azzurro delicato come quello dei quadernoni).

Non cavandomela granché tra i fornelli (leggi: se ti invito a pranzo significa che andremo a mangiar fuori) non ho mai utilizzato l’avambraccio-per-gli-appunti per segnare ricette anche perché le poche che riesco ad affrontare necessitano, prima, di un intervento illustrato della mia dolce metà, che riassuma i tempi, gli ingredienti e tutti i passaggi necessari per fare—ad esempio—una pasta al pesto attraverso disegni e freccine degni di un’infografica.

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Ecco perché, quando via twitter mi hanno segnalato un progetto come I Tradizionali, cioè una serie di tatuaggi temporanei per stamparsi sull’avambraccio tutto il necessario per preparare una serie di piatti, ho capito di essere il loro potenziale cliente modello.

Pensati inizialmente per il Premio Lissone Design 2013 i tatuaggi temporanei gastronomici de I Tradizionali, opera di due giovani designer, Marina Cinciripini e Sarah Richiuso, oltre ad aiutare gli imbranati come me, a rendere giocosa (quindi perfetta per i più piccoli) la fase di preparazione del cibo e ad evitare di andare a toccare libri e riviste di cucina o lo schermo di un tablet con le mani sporche, sottolinea pure il concetto del “rimboccarsi le maniche”.

Le ricette sono tutte stampate su carta ecologia Favini.
Per acquistare in anteprima uno o più kit tematici, ciascuno con dentro quattro differenti piatti, puoi supportare il progetto su Eppela.

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