Issues | Cold North

cold_north_1

Apro l’articolo con una banalità—tutto il mondo è paese—per raccontare la storia di Cold North, nuova rivista danese che lo scorso febbraio ha lanciato il suo primo numero, che vede in copertina una splendida illustrazione dell’artista inglese Daniel Frost.
Realizzato da una squadra di artisti e giornalisti di base a Copenhagen e Londra, Cold North nasce per celebrare una nuova generazione di maker provenienti dal Nord Europa—da qui il titolo della rivista—attraverso interviste, storie, foto e illustrazioni.

Potrebbe sembrare quasi scontato parlare di artigianalità in un momento storico in cui questo tema, forse come mai prima d’ora, si trova sotto ai riflettori dei media non soltanto dal punto di vista della moda, del design e delle abitudini d’acquisto dei consumatori ma anche da quello politico ed economico.

Eppure tanto scontato non lo è perché se da più parti (e da ogni dove: dagli Stati Uniti all’Italia, passando appunto per il Nord Europa) in molti continuano a sostenere che il sapere artigiano possa rappresentare una delle poche risorse per uno sviluppo economico sostenibile e virtuoso, la situazione attuale dimostra un’altra realtà dei fatti: viene data (giustamente) molta importanza alla progettazione e di conseguenza alla creazione di un’economia della conoscenza, da esportare in tutto il mondo come fosse una materia prima, ma poi si fa poco o nulla per supportare la parte produttiva che segue quella progettuale, data in mano sempre più spesso ad aziende che operano nei mercati a bassissimo costo dell’estremo oriente.

Non è un controsenso sostenere l’esportazione di un sapere (immateriale) di qualità quando poi quella stessa qualità (stavolta materiale) viene sacrificata sull’altare dei tagli del costo del lavoro, dei fatturati e dei dividendi?

La risposta, per quanto ci riguarda, è sì. Quindi ben vengano nuove realtà editoriali come Cold North, che partono proprio da questa ambiguità per supportare quelle realtà artigianali che puntano all’eccellenza sia in fase progettuale che produttiva. A quanto pare andando a intercettare pure un pubblico interessato all’argomento visto che il primo numero è già sold out (ma puoi provare a cercarne una copia da Spazio B**k, che per ora è l’unico punto vendita italiano del magazine).
Inutile dire che anche qua in Italia avremmo bisogno di riviste del genere.

cold_north_2

cold_north_3

cold_north_4

cold_north_5

cold_north_6

cold_north_7

cold_north_8

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.