Quand’ero ragazzino io c’era un gelato per tutti. A parte il grande classico, il Cornetto, i minimalisti mangiavano Cremino. Il Gum (te lo ricordi il Gum, con la pallina di “cic-cingomma al centro? Era forse il più buffo tra i gelati, insieme allo Strabik) non l’ho mai capito chi lo mangiasse e effettivamente non ho mai visto nessuno prenderlo. Io, oltre a cercare la mia strada provando un po’ tutto, ero uno da Cookie Snack, che aveva tutto quello che potevi chiedere dalla vita: biscotto sopra e sotto, pallini di cioccolato in mezzo e un peso specifico degno del piombo fuso.
A fine anni ’90 apparve anche il Winner Taco, una mezzaluna (esattamente come i tacos messicani da cui prende il nome) con gelato variegato alla vaniglia, caramello e cialda con cioccolato e noccioline. Credo di non averlo provato nemmeno una volta nella vita—gli appassionati dicono che se lo provi non torni più indietro—anche perché rimase per poco nelle famose locandine Algida e venne messo presto fuori produzione.
Il resto della storia è noto: un gruppo di amici aprono una pagina facebook e raccolgono fan da ogni parte d’Italia—un mio amico un giorno mi confida: «forse non lo sai ma io faccio parte della frangia milanese dei tachiani, così si chiamano). Alla fine Algida accoglie l’appello e dopo aver pubblicato sui social un po’ di indizi sul grande ritorno, rimette finalmente in produzione il Winner Taco, entrando nella storia come il primo caso italiano (credo) di vittoria dei consumatori (evoluti in prosumer, clienti che assumono un ruolo attivo) sulle scelte di un marchio.
Da lì in poi il delirio: l’hashtag #WinnerTaco che dilaga su twitter, la gente che si fa i selfie col gelato, Algida che organizza una festa romana con tutte le icone anni ’90 (la Delorean, i Simpson, le Lire, Lara Croft, Cristina D’Avena), gente che scrive post su quanto fosse meglio quello vecchio, altra gente che scrive post su quanto sia meglio quello nuovo…
I nostri amici di PICAME invece hanno deciso di celebrarlo a modo loro, dando a tre artisti—Jacopo Rosati, Phil Toys e Stefano Colferai—dei “tipici materiali dell’era analogica”, cioè carta, feltro e plastilina, lasciandoli liberi di interpretare il Winner Taco e filmando tutta la fase di realizzazione.
I tre originali saranno esposti il prossimo 8 aprile durante il Back2Back 2014 (si entra gratis ma prima bisogna accreditarsi qui) mentre “comodamente da casa” è possibile scaricarsi il toy da ritagliare, incollare e volendo personalizzare, realizzato da Phil Toys.


