La convivialità del futuro passerà forse più per le mura di casa propria che dal bancone o dal tavolino di un bar. Almeno così la pensa il gruppo Pernod Ricard (uno tra i maggiori al mondo in fatto di “spiriti”) che appena qualche giorno fa, il 28 gennaio, ha presentato il prototipo di un sistema per la creazione di cocktail che funziona tramite un’applicazione iPad e che consiste in una serie di contenitori che assomigliano vagamente a dei libri (da qui il nome: Project Gutenberg), ciascuno con al suo interno un diverso tipo di liquore tra vodka, rum, gin, tequila, whiskey, kahlua.
I contenitori, che hanno il vantaggio di essere riciclabili, sono tutti connessi a una base che comunica con l’app e che indica—esattamente come le cartucce della stampante—il livello dei consumi di ogni contenitore, con la possibilità di ordinare i ricambi direttamente dall’iPad, che oltretutto sempre tramite l’applicazione ti guida alla realizzazione del cocktail perfetto, con la possibilità di personalizzarlo a proprio piacimento (qui trovi il video che mostra come funziona).
Niente di rivoluzionario: Project Gutenberg, sviluppato con il supporto di Breakthrough Innovation Group, una start up interna al gruppo Pernod Ricard, sta al cocktail fatto in casa “analogicamente”, senza bisogno di iPad, come le attuali macchinette del caffè che funzionano a cialde (che dilagano come un virus ma che odio profondamente) stanno alla vecchia moka.
Ad ogni modo, in un settore che non ha poi subito grosse trasformazioni con l’avvento delle nuove tecnologie, è comunque interessante cercare di immaginare i possibili futuri scenari—e i libri-cartuccia sono solo un aperitivo…