Jez Burrows fa il designer e l’illustratore, vive a San Francisco, adora i boschi, è appassionato di autoproduzioni editoriali e si diletta a scrivere storie.
Anche Lizzy Stewart fa l’illustratrice, ma lei vive a Londra e ascolta i dischi dei National.
Nel 2008 i due hanno fondato Sing Statistics, una casa editrice indipendente che ha esordito, lo stesso anno, con un libro realizzato in collaborazione da Jez e Lizzy e intitolato I am the friction, nel quale lei interpretava in forma di illustrazioni cinque storie scritte da lui mentre lui scriveva cinque storie ispirate all’illustrazione di lei.
Friction dunque come gioco di parole tra fiction—la finzione—e appunto friction, cioè lo sfregamento tra due corpi (in questo caso due corpi narrativi).
Da allora Jez e Lizzy hanno seguito la filosofia del “pochi ma buoni” e hanno prodotto altri libri, basati tutti quanti sull’incontro/scontro tra linguaggi: nel 2009 hanno pubblicato We are the friction, dove il gioco di interpretazioni incrociate si allargava a 12 coppie di scrittori e illustratori, mentre nel 2011 è stata la volta di Reference library, volume one, una sorta di bizzarra enciclopedia a puntate nella quale, dati dei temi, si distorcono i fatti in favore della finzione, sempre a suon di illustrazioni e storie (in questo primo volume, al quale per ora non ne sono seguiti altri, si parla di galeoni, di Nikola Tesla e della Transiberiana…).
Nel piccolo catalogo di Sing Statistics l’ultimo gioiellino autoprodotto e in edizione limitata è You are the friction, che come il suo quasi omonimo predecessore raccoglie, in 215 pagine, ventiquattro “frizioni” tra illustratori e scrittori.