Dopo aver esordito nel 2012 con una linea di piatti in ceramica realizzati a mano e illustrati (uno a uno!) da due tra gli artisti italiani più interessanti del panorama attuale—Martina Merlini e 2501—visto che tutti i pezzi sono andati immediatamente a ruba, Casalinghe di Tokyo (dieci e lode, tra l’altro, per il nome d’ispirazione letteraria: arriva da un romanzo della giallista giapponese Natsuo Kirino), il marchio fondato dalla giovane fotografa milanese Alice Schillaci ha continuato a sfornare (letteralmente) nuove collezioni.
L’ultima, appena uscita, vede di nuovo la partecipazione di Martina Merlini, stavolta insieme all’altrettanto talentuoso illustratore Basik.
Alla Merlini sono stati affidati i piatti grandi—dipinti a motivi geometrici—mentre a Basik quelli più piccoli, che rappresentano uno dei gesti più “stereotipati” (da qui il nome della collezione: Stereotypism) del vocabolario gestuale italiano, quel «che vuoi?» già messo in copertina da Bruno Munari per il suo piccolo capolavoro del 1963, il Supplemento al dizionario italiano, edito da Corraini Editore.
Per informazioni e per acquistare i piatti puoi contattare Casalinghe di Tokyo su facebook o via mail all’indirizzo [email protected]