GO: A Kidd’s Guide To Graphic Design by Chip Kidd

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Nei reparti delle librerie dedicati ai bambini e ai ragazzini di manuali e mini-enciclopedie illustrate ce n’è a bizzeffe: gli animali («papà, trovami la giraffa!»), lo spazio (e giù tutti ad aggiornare quando qualcuno ha deciso che Plutone non era più un pianeta), i dinosauri («quando la nonna era bambina c’erano i dinosauri?»), il corpo umano («perché io questo non ce l’ho?»), i mezzi di trasporto («perché noi non abbiamo una macchina?»), le mappe del mondo e le sue meravigliose semplificazioni («lassù c’è babbo Natale, laggiù il deserto, di là mangiano gli insetti, là in fondo è pieno di canguri»).

Montagne di nozioni e di risposte che se da una parte risolvono valanghe di perché, dall’altro fungono da sorgente inesauribile per altrettanti interrogativi, alimentando una fame di sapere che solo un genitore noioso & annoiato riesce a placare con la spietatezza di un «non so» o, ancora peggio, «che ti importa?» o «tanto non ti servirà a niente, nella vita»—la risposta di chi i suoi sogni non si ricorda più nemmeno in che cassetto li ha messi.

Forse servirebbe una lista. Una lista che qualche insegnante particolarmente illuminato, quando tuo figlio arriva in prima elementare, ti allunga il primo giorno di scuola. Non una lista di letture consigliate (o peggio ancora obbligate) per i piccoli. Piuttosto una lista di libri da leggere e sfogliare assieme, piena di volumetti—nelle librerie e nelle biblioteche ce ne sono scaffali su scaffali—che insegnano la creatività e la libertà. O insegnano ad insegnarla. E nei casi più rari tutte e due le cose assieme. Una categoria, quest’ultima, praticamente mono-autore. E quell’autore, ovviamente, è Gianni Bruno Munari (pardon, faccio sempre il mash-up con Gianni Rodari…).

In quella lista, quando uscirà (si spera) la traduzione italiana, metterei GO: A Kidd’s Guide To Graphic Design, la prima guida al graphic design per ragazzini dai 10 anni in su, creata da un vero genio del settore, Chip Kidd, autore tra l’altro di decine e decine di copertine di libri che sono diventati famosi anche (a volte soprattutto) grazie ad esse: Jurassic Park, i libri di Ellroy, Bret Easton Ellis ed Haruki Murakami, il Batman di Miller—per una bella panoramica su Kidd consiglio un salto sul blog di Luigi Bicco, illustratore, tra gli altri, per Minimum Fax ed Internazionale.

Nel suo libro, in uscita domani, Kidd spiega i principi del disegno grafico e della tipografia, mostra esempi (tra cui molte copertine realizzate da lui), propone esercizi e soprattutto riesce a far capire, con un linguaggio semplice, a cosa serve il graphic design, che chi è del mestiere saprà benissimo essere la domanda più affascinante e allo stesso tempo complicata che si possa chiedere a un grafico.

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