Che preparo oggi? Lancio il dado e quello dice polenta. E come secondo? Agnello. Cottura? Saltato, mi consiglia l’altro dado. Lo preparo… trackle trackle trackle con il rosmarino. Poi broccoli broccoli broccoli. No! Il dado si è messo a trottolare sul piano da lavoro ma poi alla fine sono usciti i cavoletti di Bruxelles. Meglio ancora. Ingrediente bonus: funghi. Li metto nella polenta? Nell’agnello? O a parte, da soli?
Va bene che lanciare i dadi fa venire immediatamente in testa i giochi da tavola, e che se pensi alla tavola pensi al cibo, ma finora non avevo mai considerato il fatto che ci si potesse affidare totalmente al caso per preparare un menu. È pur vero che l’imprevisto — ai fornelli come in ogni attività creativa — è il sale del divertimento, l’ingrediente principale per fare qualcosa di nuovo, e la graphic designer californiana Liz Downey ha portato il concetto all’estremo — non senza un pizzico d’ironia — proponendo appunto dei dadi da foodie, che non sono la versione per gastrofissati del Dungeons & Dragons ma una sorta di “strumento ispiratore per la lista della spesa”. Di stagione, per giunta.
Si tratta di 9 dadi in legno con incise sopra, al laser, tecniche di cottura, tipi di carne, carboidrati, erbe e verdure di stagione, compreso un “dado bonus” con sopra limone, aglio, cipolla, funghi, noci e bacon, per un totale di 186000 combinazioni (ma sono pronto a mettere la mano sul fuoco sul fatto che gli abbinamenti improponibili/immangiabili siano quanto meno qualche migliaio).
Su Kickstarter, dopo una sola settimana, il progetto ha già raggiunto oltre dieci volte il budget necessario alla produzione dei dadi, che arriveranno a casa dei “foodie d’azzardo” accompagnati da un bel sacchetto in mussola o di un barattolo in vetro realizzato riciclando bottiglie di vino.