Fabricanti Handbook

Dire Benetton, qui in Italia, vuol dire parlare di un’azienda di famiglia nata negli anni ’60 a Ponzano Veneto, una delle tante operosissime cittadine del nord-est, una fabbrica di maglioni diventata poi un impero che si è ramificato—non senza lati oscuri (per un breve riassunto rimando a Wikipedia mentre per una più lunga analisi, soprattutto dal punto di vista dei lavoratori, ecco un bell’articolo di Clash City Workers)—nei settori più svariati: dalle autostrade agli autogrill, dalle compagnie aeree agli aeroporti alle stazioni, dalle banche all’editoria, e che tra immobili e terreni gestisce un patrimonio immenso che va ben oltre i confini del nostro Paese.

È della “parte luminosa” dell’impero, però, che si parla qui. E più precisamente di Fabrica, laboratorio e centro di ricerca sulla comunicazione che fin dagli anni ’90 accoglie e sforna talenti da tutto il mondo. Chi entra in Fabrica (i posti sono 40 ogni anno) rimane per 365 giorni, durante i quali lavora su progetti ufficiali e progetti personali, spesso trovando il modo di far coincidere le due cose.
Il tempo è democratico e un anno è un anno per tutti—365 giorni, appunto, 8760 ore a disposizione—ma se farlo fruttare o meno sta alla decisione, alle capacità, all’attitudine del singolo.

Per aiutare i futuri Fabricanti a gestirsi, orientarsi, riuscire a dare e a prendere il meglio, da sé e dalla scuola, Fabrica ha messo online una guida (qui scarichi il pdf) ufficiale che è un piccolo capolavoro di information design.

Affidata a due studentesse—Samantha Ziino e Anna Kulacheck—la guida spiega con puntualità e dosi massicce di ironia tutto ma proprio tutto quel che c’è da sapere, ufficiale o meno che sia, dalla storia di Fabrica a che itinerario fare in bici (con tanto di foto che mostrano quel che vedrà per strada il futuro studente in arrivo da Treviso), dalle interviste agli ex-studenti, infarcite di consigli, a una mappa ufficiosa che assomiglia vagamente alla mappa del malandrino di Harry Potter, dagli intrecci virtuosi tra i vari dipartimenti alle regole “di vita” in Italia (“non tagliare gli spaghetti col coltello”; “mai aggiungere parmigiano a una pasta ai frutti di mare”), dai consigli su cosa fare a Treviso al pratico dizionario, che dice:

Sei come un gatto
attaccato alle palle!

Literally: You are like a
cat climbing my balls!
Figuratively: You are a
pain in the ass

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