7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Teresa Enhiak Nanni.
Ciao Teresa, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao! Ho 26 anni,sono di Bologna ma vivo a Milano. Scatto foto da quando mi hanno regalato una macchinetta analogica gialla a 10 anni, ma in maniera consapevole e per lavoro da circa 6 anni.
La tua attrezzatura?
Immancabile strumento del corredo del fotografo: la pazienza… In più una Canon 40D con vari obiettivi, una splendida Fujica (compagna dei primi esperimenti analogici) Olympus Xa, Yashica Zoomate 70, Diana F+ e Fisheye (per quanto riguarda il mondo lomo) una Polaroid e infine svariate macchine usa e getta.
Cosa fai quando non fai foto?
Leggo, visito mostre, allungo la lista dei progetti fotografici da realizzare, vado a concerti e in giro con amici.
Descrivimi la tua stanza.
È luminosa, con un letto grande e basso e alte pile di libri e riviste che non riesco a buttare. Alle pareti foto e locandine di concerti a cui sono stata.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Troppo. Sempre più del necessario.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Il primo film che mi viene in mente è Lost in translation di Sofia Coppola, mi ritrovo molto nei silenzi dei suoi film.
Un libro, Murakami o i romanzi cattivi di Palahniuk.
Il mio immaginario è anche musica, in questo preciso periodo Holdin on di Flume.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Pietro Firrincieli, Alessandro Penso già citato e consigliato nella vostra rubrica, ma non potevo non elencarlo perché le sue fotografie catturano sin dalla prima occhiata
James Brickwood.