L’arancia | continua la guerra pacifica dei notai

Internet ha cambiato le nostre vite, d’accordo. A me ha dato un lavoro. Ad uno come Riotta la possibilità, che probabilmente non aveva mai avuto nel mondo reale, di fare il bullo. Agli amanti la facoltà di fare l’amore a distanza—a scatti e fuori sincrono—via Skype. A tutti l’incredibile potere di accettare contemporaneamente dieci inviti per dieci appuntamenti diversi nella stessa sera, cliccare su partecipa e poi non andare a nessuno dei tanti, per giunta senza che anima viva se ne accorga.
Ma c’è una cosa, tipica di internet, di cui poco si parla: sul web c’è una risposta sbagliata per ogni domanda. Anzi, decine centinaia migliaia di risposte sbagliate. Anche pericolose. E quasi tutte su Yahoo! Answers.

Per qualsiasi interrogativo possa balenarti in testa troverai sempre un forum, un blog e—appunto—intere sezioni di Yahoo! Answers con qualche “esperto” improvvisato che ti manda fuori strada. Vuoi sapere cosa significa un proverbio? E giù dieci castronerie. Che significa quel dolorino al petto? Fai in tempo a crepare. O ad andare in totale paranoia per nulla.
Che tipo di società ti conviene aprire? Niente paura, sul web c’è sempre qualcuno pronto a mandarti fuoristrada, quando non a sbattere direttamente contro un albero.

Per fortuna c’è in corso un guerra. Alla disinformazione. Almeno per quanto riguarda le forme societarie ed altre amenità burocratiche del genere. I volenterosi e coraggiosi soldati sono pochi e il compito quasi impossibile—da Compagnia dell’Anello. Con i notai al posto di barbuti nani, algidi elfi e piccoli riccioluti coi piedi tozzi e pelosi (ma per quanto mi riguarda non avrei niente in contrario verso notai barbuti e d’ascia muniti, o coi piedi tozzi e pelosi).
Da qualche mese, attraverso un sito—L’arancia—rivolto ai giovani che vogliono saperne di più su procedure, pratiche, normative e start-up—in pratica su tutto ciò che serve per aprire un’attività, trasformarne una già avviata, ricevere finanziamenti, capire che tipo di forma societaria è quella congeniale ai propri progetti—i notai stanno aiutando un paio di generazioni di giovani e diversamente giovani alle prese con l’inferno—tutto Italiano—dell’apertura di una società (o associazione culturale) in proprio.

Gli stessi notai che credevo figure diaboliche senz’anima—col potere di lanciare maledizioni in forma di rogito capaci di mandare in coma narcolettico un’intera famiglia di quattro persone + suocera con diritto di firma sul conto corrente—si sono rivelati dei burloni. Dopo quest’articolo qualcuno ha iniziato a seguirmi su twitter, a fare battute, a scrivermi in privato per virtuali pacche sulle spalle.
Roba da tarallucci e vino. Er prossimo lo offro io, sor notaro.
Mi sa che mi ero confuso. Decine di film, romanzi e cartoni dove dovevi mettere la firmetta e il demonio ti prendeva l’anima mi hanno portato fuori strada (e senza bisogno di Yahoo! Answers).

Ed ora L’arancia si rinnova. Nuovo sito. Nuova grafica. Nuove collaborazioni—dopo quella con la Luiss entrano nel progetto anche il PoliHub ed il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro (altri nani, altri elfi, altri hobbit).
E ancora, nuove rubriche e nuove sezioni. Tra cui l’utilissima Start-up in 10 mosse (il termine start-up continua a farmi venire i brividi ma qualche compromesso, pure io, dovrò pur farlo). E una serie di piccoli documentari di prossima uscita sui settori commerciali trainanti nelle varie regioni d’Italia, con esperti a dar consigli a chi vuole aprire l’attività in quel settore.

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