Secret postcard from Barcellona

Stavo gironzolando senza destino per il Barrio Gotico di Barcellona nella speranza di riprendermi dal tour de force del Primavera Sound 2013 – il Coachella de ‘noartri- quando mi imbatto nel MIBA, un curioso museo di invenzioni, mecca di freaks di ogni età e designer mentecatti. Svago senza pretese per trascorrere un’oretta senza pensieri, nonché piccola gioia per grandi e piccini, come si suol dire. Creato nel 2011, il Museo de Ideas e Inventos de Barcelona è composto da una collezione permanente di giochi ed invenzioni di ogni tipo, da una biblioteca ricca di attività formative per bambini e da uno shop pullulante di inutilia molto curiose. Al motto di serious doesn’t mean sad il MIBA permette al pubblico di provare le varie installazioni, interagendo con gli spazi.

All’ingresso mi accoglie un simulatore di uragani (vedi il video qui sotto): una sorta di box doccia dove inserendo un euro è possibile essere investiti da folate di vento per una foto ricordo con i capelli all’aria. Continuando a curiosare, sono proibitivi i prezzi dei copristivali in gomma – anche se un pensierino ce lo faccio, visto il tempo poco clemente pure qui-, così come della sveglia salterina che balza in testa ai ritardatari cronici dopo 3 volte che squilla a vuoto, o la bilancia ‘scacciacomplessi’, dova accanto ad ogni peso lascia un messaggino di consolazione con il nome di un vip (certo, la freccetta su George Clooney fa un altro effetto, rispetto a quando cade sul nome di Danny De Vito…)

L’unica cosa che mi posso permettere, è – per una volta- quella che più mi piace: si tratta di cartoline gratta e leggi ideate da Pep Torres appositamente per questo Museo. Cartoline che permettono di scrivere un messaggio personalizzato, per poi applicare sopra uno stick tipico dei parchimetri o dei vari gratta e vinci, e fare in modo che il messaggio venga svelato poco a poco dal destinatario, che gratta via il tutto con una moneta. Sarà un’idea semplice, ma ha il suo che di romantico nell’epoca di messaggeria istantanea, dove ormai ci si lascia pure via Whatsapp (secondo statistiche di community assai competenti in materia quali questa).
(Colonna sonora consigliata per la lettura)

Un messaggio

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