Horn Please

Se da noi pure i camionisti più egocentrici e portati alla customizzazione si limitano a targhette, adesivi, calendari osé (bilanciati da rosari, crocifissi e dall’onnipresente Padre Pio — in tal proposito consiglio di seguire su twitter #denunciapadrepio, lanciato da @johnnypalomba), neon colorati e trombe in grado di provocare emboli o di suonare sinfonie complesse, in India la decorazione dei camion è una vera e propria arte, con una sua dignità, la sua storia, i suoi simboli, i suoi maestri.

Non c’è in ballo solo il pallino puramente estetico di autisti che si trovano a girare per le strade impolverate di un Paese/Continente enorme, complesso ed estremo come l’India: attraverso scritte, disegni ed ogni tipo di ammenicoli da appendere, i camion diventano templi itineranti di credenze religiose, visioni politiche e storie d’amore o famigliari.

Un documentario di prossima uscita, Horn Please, prova a fare il punto su quella che è a tutti gli effetti una subcultura, raccontandone le origini e l’evoluzioni, cercando al contempo di capire come si evolverà, quello che è comunque un fenomeno folkloristico, nel futuro di una Nazione che corre velocissima verso il capitalismo e le nuove tecnologie.
Girato da una squadra di artisti indiani, il film prende il nome dal cartello che la maggior parte dei camion espone sul retro — cartello che invita gli automobilisti a suonare il clacson prima di sorpassare.

Il sito del progetto è spettacolare: un tripudio di colori, storie, volti e ovviamente camion.
Particolarmente interessante la sezione research, dove attraverso un blog di viaggio si racconta un Paese intero e, sempre nella stessa sezione, una serie di gallerie fotografiche fanno vedere le varie fasi: dalla costruzione dei mezzi —quanto di più vicino cia sia alle celebri scene di customizzazione per le quali andavamo pazzi quando guardavamo l’A-Team — alla decorazione, passando per gli interni delle cabine.

Il documentario, che verrà presentato il prossimo 15 marzo a Gainsville, in Florida, sarà accompagnato da una mostra.

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