Molto spesso mi si chiede perché pubblichiamo un designer emergente piuttosto che un altro.
La risposta non è semplice, molte volte si tratta di intuito o amore a prima vista, non ci sono regole ferree ma solo un’impressione del tutto personale e quindi opinabile, che ti porta a decidere se parlarne o meno.
Di Sangue (qui la loro pagina Facebook) mi è piaciuto subito l’approccio: un laboratorio di stampa artigianale definito “malconcio” dallo stesso Angelino che ha avuto l’idea (improvvisando, senza esperienza) di stampare colori, immagini e forme geometriche su capi d’abbigliamento.
L’insieme è credibile, coerente, non pretenzioso e ha quel tocco di imperfezione (le stampe fatte a mano hanno inevitabilmente piccole sbavature o colori diversi) che rendono i capi attraenti e desiderabili.
Sarà che l’aria di Grottaglie crea buone idee e che Angelino ha già le mani in pasta in progetti d’eccellenza come Studiocromie ed il Fame Festival, ma Sangue mi piace, mi piace per davvero e sono curiosa di vedere se, in futuro, ci sarà una collezione pure per donna.