Abbiamo intervistato lo chef Roberto Di Mauro.
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Ciao Roberto, quanti anni hai, di dove sei e da quanto tempo fai il cuoco?
Ciao, ho 37 anni e sto dietro i fornelli da 22 anni.
Qual è il tuo primo ricordo alimentare o il ricordo del primo sapore?
La ricotta appena sformata dalle fuscelle.
Cosa fai quando non cucini?
Studio, leggo fumetti e, la cosa più importante, mi occupo dei miei due discoli Jacopo e Delia.
Dove lavori? Descrivi la tua cucina con 3 aggettivi.
Questo è un po’ difficile ho scelto di non avere un mio luogo, perché non riesco a fermami in un punto, mi occupo di ricerca in cucina quindi mi piace girovagare, dalle cucine di una casa privata a quelle di un grande catering o di alcuni ristoranti, per finire alla cucina delle scuole dove insegno e… quella di casa mia.
Fusione-Armonia-Studio.
Tre ingredienti per te fondamentali per una buona ricetta.
Materie prime-tecnica-pazzia.
Qual è l’immagine che vuoi evocare con i sapori della tua cucina?
La cucina per me è il luogo, cucinare è il punto di arrivo di un progetto. Considero la mia cucina “un’armonica fusione di sapori che ne mette in risalto la singolarità”.
Un cuoco che mi consigli di tenere d’occhio?