7am | Chiara Fazi

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Chiara Fazi.

Ciao Chiara, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao Ethel, sono nata a Roma dove vivo da sempre anche se i miei genitori vengono da un piccolo paesino sulle montagne abruzzesi, ho 27 anni e ho iniziato a vagare nel magico mondo dell’illustrazione da circa 3 anni, anche se preferisco dire che “faccio disegnini” da un bel po’.

Matita o penna grafica?
Matita, pennini, china, pennarelli… sono stata costretta ad approcciarmi alla penna grafica da soli 3 mesi ma esclusivamente per fare le ultime correzioni dopo aver scansionato i miei disegni.

Cosa fai quando non disegni?
Mi piace inventare torte, nuoto, leggo fumetti e riviste online di ogni genere, mi vedo con i miei amici che sono la mia prima fonte di ispirazione, ricerco immagini e supporti su cui disegnare, procrastino, ozio, scarico e ascolto la musica bella, viaggio, vado ai concertini, sostanzialmente dormo poco.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Un sacco di cose: fogli, liste di cose, la tazza dei pennini, la tazza delle matite, quella dei pennelli e quella dei pennarelli, bicchierone di caffè o tè e cartoni di succhi di frutta, guache, grafite temperata, 30 pezzetti di gomma da cancellare sparsi qua e là, uno specchio, il pc, le squadre, le sgorbie, il taglierino, una piantina di basilico. Insomma tanto disordine e tanto amore.

Un disegno pesa quanto…
A volte pesa quanto un A3, a volte quanto una fetta di cheesecake, spesso pesa quanto una decisione importante ma il più delle volte non mi pesa affatto.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Per il libro mi piacerebbe cimentarmi con i classiconi dei piccoli, quando guardavo le copertine di libri come Il giro del mondo in 80 giorni o 20mila leghe sotto i mari, mi ci chiudevo letteralmente e immaginavo come le avrei fatte io, che poi in realtà le facevo e chissà dove sono finite…
Oppure le favole di Esopo, roba mitologica tipo Le Metamorfosi di Ovidio. Però ora che ci penso anche qualcosa di spaziale come la Guida intergalattica per autostoppisti, oppure un romanzone “intrecciato” come Cent’anni di solitudine, poi stando in fissa con la musica, stavo pensando che sarebbe divertente illustrare un libro sul panorama delle etichette indipendenti degli ultimi 30 anni o semplicemente la biografia dei Sonic Youth!
Oppure l’enciclopedia delle specie animali e vegetali scoperte negli ultimi 10 anni. Insomma come puoi notare ho le idee molto chiare.
Ah sì, con il film mi gioco tutto: Grosso guaio a Chinatown.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Un grande maestro e virtuoso del segno, nonché concittadino: Marcello Crescenzi.

co-fondatrice
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