«Se fosse carne sarebbe filetto.»
Impossibile descrivere meglio di così Uppercut, linea “premium” di Iuter, dunque rubo le loro stesse parole.
Se la “ciccia” c’è in tutte le loro collezioni, il marchio milanese ormai da anni esponente di spicco dello streetwear made in Italy dà effettivamente il meglio di sé in un FW2012/13 dove è il dettaglio a fare la differenza: dai pattern delle camicie alle stampe (il colpo di genio: mettere Il quarto stato su una t-shirt, quasi un manifesto, potente quanto un editoriale di fuoco in prima pagina; è l’europa che ce lo chiede…), dalle cuciture alle zip.
I materiali come sempre sono di primissima qualità – il filetto viene da italianissime vacche, tirate su in mezzo all’aria buona dei pascoli verdi – le lavorazioni impeccabili.
Non si acquista da macellaio ma online e nei negozi. Dall’8 ottobre.