Grazie ad una collaborazione con Derzeit, magazine e sito web che si occupano di pubblicare gli highlights della settimana della moda di Berlino, vi raccontiamo quasi in diretta la Berlin Fashion Week vista da vicino.
Le guance mi bruciavano dall’indignazione. La stanza scura e soffocante, le luci abbaglianti, le modelle sopra una banale e bassa passerella, completamente esposte ad una folla che flemmaticamente filosofeggiava sul nulla. La musica: stile road movie americano, un interminabile loop degno della fast-food culture.
Tutto ciò che desideravo era urlare “forza ragazze, andiamocene via da qua – ’sto posto è una disgrazia!”.
Ma ciò che Derya Issever e Cimen Bahri hanno presentato nell’area Studio, all’interno del tendone della Berlin Fashion Week, avrebbe potuto camminare a testa alta su qualunque palcoscenico internazionale. Morbide maglie di pelle lavorate all’uncinetto, matasse aggrovigliate nelle forme più incredibili inserite in pulite silhouettes fatte di tessuto.
Stessa pulizia anche nei colori e nei materiali: nero, bianco, grigio e ruggine; cotone, seta e pelle.
Un ’attitude’ forte tanto quanto le collezioni resort presentate di recente da Céline e The Row, con sciarpe annodate strette attorno al collo, lughi ed austeri blazer, lunghissimi pantaloni stile Marlene, pieghe e cuciture a contrasto. Un’elegante giacca sportiva e scintillanti pantaloni skinny a seguire le orme di quanto presentato nell’invernale, donando alla collezione l’inconfondibile carattere di Issever Bahri.
by Celina Plag
CREDITS
Photos by Philip Koll