Issues | The runcible spoon

Ricette, consigli della nonna, recensioni di locali, interviste, il tutto mescolato in un pasticcio visivo insaporito da una buona dose di nonsense, come dichiarato dal titolo di questa fanzine dedicata al cibo che prende il nome da un limerick di Edward Lear, scrittore ed illustratore inglese dell’800, da noi poco conosciuto (nonostante avesse scelto Sanremo come sua ultima dimora ma, c’è da dire, il Festival non c’era ancora dunque non vanno ricercate in Nilla Pizzi, Achille Togliani o il Duo Fasano – in pratica gli unici tre che parteciparono alla prima edizione, cantando ben 20 pezzi in totale), che coniò ed usò spesso la parola “runcible”, soprattutto “runcible spoon” che in seguito venne definito come uno di quei cucchiai-forchetta da aperitivo o da mensa ma che Lear stesso illustrò come un cucchiaio-mestolo: dunque il dubbio rimane ma nel frattempo The runcible spoon, realizzata a colpi di collage e illustrazioni da Malaka Gharib e da una squadra di contributors in quel di Washington, continua ad uscire e dal 2010 ad oggi ne sono già stati prodotti otto numeri, tutti tenacemente conformi allo spirito e all’estetica DIY, al punto da lasciare al lettore squattrinato la libertà di scaricarsi le varie uscite, stamparle e distribuirle in proprio (falla girare…).

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