Sarà perché anche da diciottenne – decisamente più magra di come sono ora – ero comunque sempre una donna curvilinea, sarà che anche gli uomini (e se per questo pure i vecchi e i bambini) non mi piacciono segaligni e spigolosi, che anche nell’abbigliamento e negli accessori preferisco le linee morbide e le curve, mi si “abbinano” meglio!
Per cui sarò sincera, la prima collezione del brand Bande des Quatres pur interessante , non mi piaceva del tutto: troppe linee, troppa geometria, troppi spigoli… così non ho scritto il post.
Questa seconda collezione invece, per restando fedele all’idea di fondo e cioè di creare architetture da indossare, in cui l’arte orafa incontra il Bauhaus, devo dire mi convince di più perciò eccovela.
Venti pezzi in oro bianco, giallo e silver frutto delle continue ricerche (dall’architettura, alla fotografia, pittura, scultura e disegno industriale) di Erin Wahed e del lavoro manuale dell’orefice canadese Janis Kerman.