AntiMtvDay10 – Book

Dal ’98 al 2006 l’MTV Day, qui a Bologna, era l’appuntamento irrinunciabile per chi voleva sentirsi “internazionale” e “al passo coi tempi”.
Eserciti di ragazzini e ragazzine ed ex-ragazzini e genitori fuori posto arrivavano dal centro e dalla stazione, appena usciti di casa o scesi da qualche interregionale, illudendosi di vivere per un giorno in un laboratorio di nuove mode e culture, tra ribelli da fast-food, alternativi da tagliatelle della mamma ed innocui e rassicuranti gruppi pseudo-indie. Ma quando non sai bene chi sei e della cultura che vorresti rappresentare non conosci storia né confini, allora va bene così, dopotutto MTV ci ha costruito un impero sul giovanilismo più becero e a parte felici parentesi (vedi Coppola e il suo Brand:New) ha traghettato con noncuranza il suo pubblico dai video commerciali ai reality da centro commerciale.

Negli stessi anni, non lontano da lì, nella ultrapopolare Bolognina, il centro sociale XM24 proponeva la versione diametralmente opposta del presente e del (no) futuro con un festival contro, a partire dal nome: AntiMtvDay. Marginale per vocazione, punk nella sostanza, l’AntiMtvDay ha dimostrato una scorza più dura di quella di Mtv (10 edizioni contro 9) ed il festival è andato avanti fino all’anno scorso, con l’ultima edizione, quella del decennale, tenutasi in una Bologna profondamente mutata rispetto agli inizi, con un XM24 – per me luogo sacro: è a due passi da casa ed è lì che ho conosciuto Ethel e senza l’XM probabilmente non ci sarebbe stato nemmeno Frizzifrizzi (non so quanto potrà far loro piacere…) – rimasto come unica isola autogestita in mezzo ad un quartiere che dall’alto vorrebbero gentrificare ed imborghesire, tra una fantascientifica (lo dico con sarcasmo) sede comunale e torri autosufficienti con appartamenti-negozi-banche mentre il resto del mondo di anime e mattoni, là attorno, resta quanto di più vicino ci sia ad un’atmosfera da romanzo cyberpunk.

Per celebrare il decennale di quello che probabilmente è stato il più grande festival punk (vero) italiano, la Sangue Dischi, una delle realtà fondatrici, ha sfornato una fanzine che verrà presentata ufficialmente il prossimo 23 maggio ma che puoi già acquistare qui.
Un reportage di 80 pagine, con foto di Achille Filipponi e copertina di Ratigher e – come dichiarato sulla pagina facebook della fanzine – costa 1/67 del prezzo degli occhiali di Lapo, dentro non c’è una cazzo di foto in digitale, Fede Poggipollini non lo comprerà.

Un messaggio

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