7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Mauro Gatti.
Ciao Mauro, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Originario della provincia bresciana ma di base a Milano. Ho 33 anni. Essere ilustratore è il mio hobby dal giorno in cui ho letto i fumetti della Pimpa sul Corriere dei Piccoli.
Matita o penna grafica?
Prima matita e poi penna grafica.
Cosa fai quando non disegni?
Faccio il direttore creativo in Mutado, gioco con i cani, guardo Curb Your Enthusiasm, assaggio tutte le ricette bio di Giusy, scarico app sull’iPhone, social networkizzo e rincorro idee.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Cuffie iPhone, un telefono grigio orribile, una scatola di kleenex, grande selezione di penne, pennarelli e matite, dei cd anni 90, una Wacom Bamboo, il toy astronaut jesus, un righello di metallo, degli adesivi di Rinzen, alcuni biglietti da visita e una quantità assurda di fogli A4 scarabocchiati.
Un disegno pesa quanto…
Un’idea.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Il film è Miseria e Nobiltà (del 1954).
Il Libro è The Rotters’ Club di Jonathan Coe.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Gianluca Folì, un poeta dell’illustrazione.
Michele Angelo (aka Superexpresso), eclettico e lisergico.
Davide Saraceno, talento da vendere, anima e cuore di Mutado.