Vivetta | FW2012/13

Uno scoppiettante, caldo, quasi psichedelico lookbook che sembra uscito dalla fumosa stanzetta di post-produzione di una rivista d’altri tempi, quelli pre-photoshop, quelli in cui se per tagliare un’immagine usavi un +X il tuo collega andava a prepararti una moka di caffè per farti smaltire la sbornia e la colla, che non si chiamava ancora +V, appiccicava le mani e non è che se sbagliavi e gridavi undo! risolvevi il problema.
Un lookbook, quello di Vivetta, perfettamente in linea con una giocosa, splendida collezione che sembra uscita da un programma tv degli anni ’70 – anche se poi l’estetica si è trascinata per qualche anno ancora, attraversando i  palinsesti dei canali commerciali fino ai primi ’80 (a tal proposito e per la seconda volta su questi schermi, ti consiglio vivamente di andarti a comprare l’Atlante Illustrato della TV ’80-’94 della ISBN Edizioni) – con tanto di orchestra, scenografie in cartapesta, ballerine ancora ruspanti e in carne, una certa dose di dignità – condivisa con un paese intero – che prima del Grande Salasso della Discesa in Campo del ’94 era ancora lecito aspettarsi da quegli ometti che vivevano nel piccolo schermo.

co-fondatore e direttore
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