7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Francesco Bongiorni (qui il suo portfolio, e qui un bell’esempio di uno che ha seguito i consigli di Shout aka Alessandro Gottardo e della sua Guida intergalattica per giovani illustratori).
Ciao Francesco, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Sono di Milano ma vivo a Madrid da tre anni.
Ho ventisette anni e faccio l’illustratore dal 2008.
Matita o penna grafica?
Entrambe. Per me non importa tanto il mezzo quanto il fine. Trovo pi interessante un immagine se ottenuta attraverso un processo trasversale, imprevedibile. Credo che nel mio lavoro sia importante la capacità e la voglia di esplorare nuove tecniche e metterle insieme affinché si possano trovare nuovi percorsi visuali che ci rappresentino.
Cosa fai quando non disegni?
Amo molto lo sport. Pratico la muay thai e mi trovo spesso con alcuni amici italiani “emigrati” come me per giocare a calcio o basket.
Mi piace anche la musica e suono la chitarra. Qualche volta mi diverto a creare dei brani con il computer…
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Per ora non molto dato che ho appena traslocato e ho ancora un po’ tutto per aria. Un Mac con tavola grafica, materiali da disegno vari, scanner e un soldatino di quand’ero piccolo. Lo tengo come portafortuna.
Un disegno pesa quanto?
Generalmente 4 o 5 Mega.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
“L’Odissea” e “La notte dei morti viventi” di George Romero.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Anna Parini, un’altra emigrata in Spagna come me!