Lytro

– Un prodigio della civiltà moderna, l’ultima meraviglia del mondo, la più grande attrazione del secolo…
– Sbalorditifo, non fi sono limiti alla scìentza
da Bram Stoker’s Dracula di F.F.Coppola

Senza tuba in testa né immortalità né capacità di piegare le forze della natura e ipnotizzare lupi bianchi, di fronte a Lytro – prodigio della civiltà moderna – rimango stupefatto come un qualsiasi Gary Oldman/Principe Vlad davanti al cinematografo visto l’impatto potenzialmente rivoluzionario che questo giocattolino a forma di parallelepipedo potrà avere nel mondo della fotografia e della comunicazione (leggi: le foto che metti su facebook).

Il modo migliore per capire come funziona Lytro è vedere, provare, toccare la galleria di immagini che trovi sul sito e che grazie ad una tecnologia sviluppata 15 anni fa dall’Università di Stanford, che allora utilizzava una stanza piena di fotocamere ed un supercomputer – oggi sostituiti da 11x4x4cm di lenti, tre tasti, uno schermo, un sensore ed un motore a campo di luce – ti permettono catturare tutti i raggi riflessi da quel che hai davanti all’obiettivo, permettendoti così di elaborare la messa a fuoco dopo aver scattato, registrando così non l’impronta che la luce lascia su una pellicola o un sensore elettronico ma l’intero pacchetto di informazioni che i fotoni allegramente trasportano.

L’immagine quindi non è più soltanto referente di quello che la realtà, attraverso la luce, ha lasciato stampato (fisicamente o virtualmente) sopra ad un rettangolino sensibile ma un referente diretto, vivo, di quel che la luce ha illuminato davanti a te.
Sbalorditifo. Soprattutto il prezzo: 399$ per la versione da 8GB e 499$ per quella da 16GB.

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