Vestivamo alla marinara. O meglio: vestiremo. O meglio ancora: vestirai, ragazza mia.
La prossima primavera/estate – fai un nodo al fazzoletto (o al colletto?) – Licia Florio porta tutti in gita al mare con una collezione – intitolata Seawolf -che sa di onde e spuma vellutata, di orizzonti senza fine e linee piatte.
Classe 1985, tra le più promettenti della sua generazione, la fashion designer piemontese conferma il suo stile minimal con abiti (ciascuno dei quali ha il nome di un nodo) dai tessuti leggerissimi e morbidi come il pelo dell’acqua. Abiti che quasi sembrano scorrerti addosso, rotti soltanto da piccoli oblò, simmetriche finestre aperte su di te: dentro, il mondo inquieto di chi non riesce a star ferma e la sua rotta la cambia in base al sogno di una notte, alla ricerca di albe pallidissime e tramonti trasparenti che si alzano dal blu profondo finché il vento – non c’è corda da marinaio che tenga – se li porta via.