Mercoledì mattina a Wellington, Nuova Zelanda. Sveglia, colazione, un buffetto al gatto e via. Prende la via più breve, quella che passa accanto allo Zoo, per arrivare allo studio. Le piace quel percorso perché l’ha ispirata più volte. La scorsa settimana, facendo il cammino inverso in direzione casa, ha trovato quella buffa pietra che ha utilizzato come base per uno dei suoi anelli.
Alexandra adora lo studio che condivide con un altro scultore: le piace l’idea di avere un posto tutto per sé e di potersi circondare di persone da cui trarre ispirazione nella creazione dei suoi gioielli. Realizza ogni oggetto manualmente e passo passo, decidendo – in divenire – quale sarà l’aspetto finale della sua opera.
Da quando si è laureata, due anni fa, presso una scuola d’arte, non ha fatto altro che migliorarsi e imparare da sola: nessun corso di gioielleria, solo tanta tenacia e molte idee le hanno permesso di ritagliarsi questo spazio.
La vedete, lì seduta, intenta a studiare un pezzo di pietra, a creare un anello in argento, a pulirlo e a rifinirlo. I suoi gioielli sono materici e sembrano nascere da un costante conflitto tra due opposti: il bello e il brutto, il prezioso e il cheap, qualcosa di realizzato a mano e qualcosa già definito dalla natura.
Sarà per questo che hanno attirato così tanto la nostra attenzione. E se hanno colpito anche voi, questo è il posto dove potete acquistarli online; mentre questa è la sua pagina facebook.