7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Cristina Altieri.
Ciao Cristina, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ho 29 anni e sono di Policoro, una piccola città di mare sulla costa Jonica, ma vivo a Milano. Scatto foto da un paio di anni, da uno in maniera più consapevole e costante.
La tua attrezzatura?
Una Canon AE-1, ribattezzata Marshall, una Polaroid Land Camera Pronto B, una Polaroid 600, una Holga e l’ultima arrivata, una Polaroid SLR 680.
Cosa fai quando non fai foto?
Il mio tempo libero è diviso, esattamente come me. Una parte più intima, nella quale ascolto tanta, tantissima musica, leggo, guardo film e penso. Ed una completamente rivolta all’esterno nella quale mi piace condividere qualunque tipo di esperienza con gli altri e nella quale penso molto poco!
Descrivimi la tua stanza.
Ne ho cambiate tante, quindi posso dire che la mia vera stanza è rappresentata dalle storie che conserva. Dalle persone che l’hanno condivisa con me. Da ciò che essa contiene e che mi riporta ad un senso di continuità e di appartenenza. Di riconoscibilità. Quella attuale ha due grandi finestre, un letto molto grande, un armadio troppo piccolo, un divano che potrebbe raccontare tante cose, tanta musica e tanti libri. Tre valigie. Profuma di me e la lascerò tra un paio di mesi.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Tantissimo, ma solo quando non la uso.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Dipende molto dal momento. Oggi dico “On the road” di Kerouac.
[«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare»]
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Valentina Vallone.