7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Fortuna Todisco.
Ciao Fortuna, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao! Sono nata a Bari 26 anni fa; vivo a Milano e disegno da quando le mie mani misuravano circa 10 cm.
Matita o penna grafica?
Disegno con la penna grafica, a mano libera ma in digitale: in questo momento è la tecnica che preferisco.
Cosa fai quando non disegni?
Penso a cosa disegnare, visito città diverse dalla mia, guardo i disegni che fanno gli altri e cerco di ridere spesso.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
In questo momento: una lampada da riparare, uno smalto fucsia, un piccolo manichino di legno e un posacenere a forma di zoccolo di cavallo… oltre al computer e alla tavoletta grafica.
Un disegno pesa quanto…
21 grammi?
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
“Il bar sotto il mare” di Stefano Benni e “La città delle donne” di Federico Fellini.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Mi piace molto Ester Grossi, ne ammiro la sinteticità e l’abilità di ritrarre le espressioni degli stati d’animo.