7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Manuele Altieri (qui il suo blog).
Ciao Manuele, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Sono di Eboli, vicino Salerno. La città dove per qualcuno si è fermato Cristo. Ma ho vissuto per un lungo periodo di tempo a Perugia. Ho 22 anni e scatto foto da circa cinque anni.
La tua attrezzatura?
Ho molte macchine, ma quelle che preferisco usare sono una Canonet Ql17 Glll, Chinon 35 EE e una Olympus XA. Il prossimo acquisto sarà una Ricoh GR1, da quando l’ho usata per farci un rullo me ne sono innamorato.
Cosa fai quando non fai foto?
Quando non faccio foto lavoro in uno studio di comunicazione visiva che ho messo su con due mie amiche, lo studio si chiama Medusablu. Suono il basso in un duo post-qualcosa. Ascolto tanta musica.
Descrivimi la tua stanza.
La mia stanza è un cubo. Una parete è completamente ricoperta di ritagli di giornale tutti in bianco e nero. Il letto si limita ad un materasso poggiato su due bancali di legno. C’è una grande finestra sotto la quale c’è una lunga scrivania e anche qui alle pareti vi sono poster e stampe, da Baronciani a Dem. Tanti libri, cd e vinili sparsi atterra e sulle mensole.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
…quanto la voglia che ho di fotografare.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Per il film dipende dai periodi, ieri ero più per El Topo di Jodorowsky oggi invece sono per BaisersVolés di Truffaut. Mi ritrovo spesso nei libri di Tolstoj.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Consiglio Alessandra Magno e Stefano Mattia.