Carlo Petromilli: designer di sogni

Spesso, quando si sente parlare di laboratori artigiani riguardanti la moda, si tende ad aumentare a dismisura l’aura e la creatività dello stesso, seguendo l’onda di questi tempi, che trova nella (ri)scoperta del genuino e dell’handmade quasi un elemento dal quale prescindere è sinonimo di aver poco gusto.

Non è il caso di Carlo Petromilli ed il suo laboratorio, che dal 2004 ad Oristano, splendida cittadina nella parte occidentale della Sardegna, si occupa di moda uomo, donna e accessori (bigiotteria in particolar modo).

La mano di questo ecclettico designer, laureato in architettura ed ex danzatore, risulta particolarmente efficace anche (e soprattutto) nel recupero di antichi materiali (anche dismessi) appartenenti non solo alla storia del costume, ma pure ai posti meno consueti, come quando da una vecchia rete da pesca individua la possibilità di farne una veste.
Un’attenzione al recupero quindi, che di questi tempi risulta tutt’altro che anacronistica.

I tessuti antichi d’orbace sono preziosi e ruvidi alleati nella costruzione di pezzi unici, come la splendida giacca ispirata alla tradizione sarda. I vecchi Levi’s 501 acquistano nuova linfa dagli schizzi astratti che irrompono nella superficie a creare macchie e spruzzi ancestrali. I bijoux poi, come quelli realizzati con antichi bottoni che si uniscono a formare una croce dal significato sibillino, sono realizzati con una cura ed una abilità da far invidia al miglior orafo.

Carlo ha fatto pratica di taglio e disegno in alcuni atelier di alta moda di Milano, e dopo la laurea è tornato nella sua città, aprendo quello che è diventato un piccolo ma prezioso laboratorio, distillato purissimo di energia e creatività. Nel contempo collabora con alcune televisioni locali seguendone la parte stilistico/creativa.
Purtroppo il suo sito è ancora in progress, ma fra pochissimo sarà definitivamente online con indirizzi e tutte le novità.
Per il momento potete acquistare sul suo negozio ebay o, perché no, andare personalmente, magari questa estate, cogliendo due piccioni con una fava, moda (appartenente ad un universo ricco di significati) e mare, della quale bellezza non si discute.

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