7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Gianluigi Rivasi.
Ciao Gianluigi, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Mi chiamo Gianluigi Rivasi, ho 29 anni (potrei dire 30, li compio in luglio). Sono di origine cilena, ma vivo da sempre a Reggio Emilia dove adesso lavoro. Sono illustratore e grafico da quando ho finito nel 2007 l’istituto Europeo di Design. Sono anche titolare di AdSimple, studio che si occupa di design, video, illustrazione e fotografia.
Matita o penna grafica (che materiali usi per il tuo lavoro)?
Uso in particolare matite e pennino (tecniche tradizionali) ma utilizzo anche la penna grafica. Mi piace molto disegnare al tratto perché amo il contrasto bianco e nero. Inoltre mi diverto a elaborare immagni prese da vecchi libri per creare collage digitali.
Cosa fai quando non disegni?
Quando non disegno, guardo film, compro vinili ma soprattutto sto con mia moglie e mia figlia.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Matite, penne, tavoletta grafica, cellulare, iPod e un iMac 27”.
Un disegno pesa quanto…
…una piuma.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Vorrei illustrare “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams e realizzare il poster di “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Chiara Dattola, Valerio Vidali e Blu.