7 tatuaggi e 7 domande, alle 7 di mattina, ad artisti della pelle che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Francesco Garbuggino.
Ciao Francesco, di dove sei e da quanto fai tatuaggi?
Ciao, sono di Genova e tatuo dal 2007… sono un pivello!
Perché hai inziato?
Ho sempre avuto una matita in mano e da buon rockettaro avere un debole per i tatuaggi è stato inevitabile e di punto in bianco la matita è diventata una macchinetta.
Cosa fai quando non fai tatuaggi?
Sono la persona più pigra che si possa conoscere, quando riesco vado a scuotere la testa a qualche concerto anche se ormai non di frequente come una volta e da vero uomo medio la domenica è dedicata allo stadio!
La storia più strana dietro ad uno dei tatuaggi che hai fatto?
Premetto che da buon genovese diffidente parlo poco con i clienti… la prima cosa che mi viene in mente, così a bruciapelo, è stato un ragazzo che dopo essersi fatto un po’ di pezzi tutti da me su una gamba me l’ha voluta dedicare facendosi tatuare “fra’s leg” al centro.
Un tatuaggio pesa quanto…
Per quanto mi riguarda, detto sinceramente, mi tatuo con leggerezza, anche se detto così suona male!
Vedo più il lato artistico della cosa: mi piace un artista e mi piace portare un suo pezzo, d’altronde capisco che sia importante, per alcune persone, tatuarsi in determinate circostanze o dietro ad un significato preciso.
Quindi, per rispondere alla tua domanda: da niente a tutto!
Chi vorresti tatuare? E cosa gli faresti?
Vorrei tatuare Gino, il barista che ha bagnato di birra le mie migliori amicizie, dall’adolescenza fino ad oggi.
Non so cosa gli farei ma senza dubbio qualcosa di grezzo…
Un tatuatore/tatuatrice che mi consiglieresti?
In Italia ci sono artisti bravissimi che ammiro, ma in questo momento sono affascinato e sempre sorpreso dal lavoro dell’americano Mike Adams, quindi ti consiglierei lui.
Francesco Garbuggino
@ Ink’N’Roll Tattoo
via del capriolo 11r
Genova
(mappa)
