7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Davide Sacchetta.
Ciao Davide, quanti anni hai, di dove sei e da quanto scatti foto?
Ciao, ho 22 anni, sono nato a Roma, ho viaggiato molto, vissuto a Parigi, mi muovo più che posso. La fotografia è qualcosa che si è concretizzato durante l’adolescenza, da qual momento in poi immaginami come un ragazzo che fa molte cose diverse ma sempre con la macchina fotografica in spalla, alla ricerca di una continua documentazione di realtà diverse, di un modo creativo per sopravvivere al presente.
La tua attrezzatura?
Pentax Mx e Canon 5D (mark II) sono i miei capisaldi, poi ho una miriade di macchine e macchinette vecchie e nuove, mi piace sperimentare, penso che è bello raccontare sia in digitale che in analogico, che però sono solo dei mezzi, conta soprattutto quello che riesco a far entrare nel rettangolino del mirino.
Cosa fai quando non fai foto?
Studio, leggo, guardo film, giro in bici, penso, esploro, mi coltivo, soprattutto mi piace stare tra la gente.
Descrivimi la tua stanza.
Una complicata serie di cose incastrate tra loro e in completa anarchia ma che se guardate tutte insieme hanno un non so che di confortevole.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Non abbastanza da impedirmi di portarla appresso.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se fosse un film sarebbe Cuore selvaggio di David Lynch se un libro, Il lupo della steppa di Hermann Hesse.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Aryanà Francesca Urbani.
