7am | Andrea Badiali

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Andrea Badiali.

Ciao Andrea, quanti anni hai, di dove sei e da quanto scatti foto?
Ho sedici anni e sono di Budrio, un piccolo paese in provincia di Bologna, noiosissimo e dove non c’è assolutamente nulla da fare.
La passione per le foto me l’ha passata mio padre, immagino, dato che anche lui scattava foto da giovane. Ho iniziato quasi seriamente (proprio perché sono così giovane non posso dire di farlo seriamente anche se mi piacerebbe) alla tenera età… beh… di quindici anni quando dopo aver provato qualche scatto in macro in montagna con una compatta dei miei. Ho subito iniziato ad interessarmi a qualche cosa di più avanzato come una reflex digitale.
Per natale me ne fu regalata una e ovviamente iniziai subito a provare, quindi per la domanda da quanto scatti foto direi dal natale del 2009.

La tua attrezzatura?
La mia EOS 1000D è ovviamente un punto cruciale per la mia inizializzazione alla fotografia, purtroppo però l’ho lasciata un po’ andare perché mi sono dato alla fotografia analogica.
Utilizzo sopratutto una Canon (sempre e per sempre, mi dispiace per gli amanti delle Nikon) AE1 cercata ed infine trovata completamente manuale, la vecchia Olympus OM-2n di mio padre, una Holga 135BC, una Rollei XF 35, una Petri ef35 e una Lubitel (non ancora usata perché fresca fresca di settimana e aspetto ancora i 120 che ho ordinato per posta).
Gli obiettivi passano dal classico 50mm base della Canon (compreso un 28-105 ed un 200mm), 28mm, 50mm e 135mm per l’Olympus ed una fantastica lente fisheye da applicare su qualsiasi obiettivo io voglia. Le altre, naturalmente, hanno un obiettivo fisso con la focale a me ancora sconosciuta.

Cosa fai quando non fai foto?
Quando non fotografo mi diletto nel suonare la chitarra acustica (ho venduto l’elettrica) il basso da mancino (sono destro) di mia sorella, l’ukulele e il banjo. Oppure mi diverto a riempire i miei moleskine di disegni.

Descrivimi la tua stanza.
La mia stanza, unica spettatrice insieme alla mia ragazza dei miei unplugged, è stata messa sottosopra qualche anno fa per mancanza di spazio: ho un letto sopraelevato nero che scricchiola e la mattina quando alle 6.00 mi sveglio per andare a scuola sveglio tutti per il rumore che fa.
Gli armadi sono quelli che avevo quando ero bambino e i miei avevano fatto la camera per me e mia sorella (a dire il vero l’85% di camera mia è composta dal mobilio della mia camera d’infanzia). Ovviamente ho il parquet che è sempre stato il mio sogno e da quando abbiamo traslocato i miei mi hanno voluto ascoltare, adesso è talmente rovinato e mi sono un po’ pentito della mia scelta.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
La mia bellissima macchina fotografica (intendo l’AE1) pesa quanto il mio zaino quando vado a scuola.
Sarà perché lo riempio solo con la macchina però non trovo altri oggetti con cui comparare il peso.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
A questa domanda devo un po tirare a caso perché non ne ho la più pallida idea, ma su due piedi mi verrebbe da dire Seta di Alessandro Baricco.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Sul fotografo non ho dubbi! Senz’altro una ragazza fantastica: Denise Bonetti nella vita reale, emilylookshigh su Flickr.
Merita veramente quindi passate a visitare il suo profilo (forse sono un po di parte ma è bravissima veramente).

Un messaggio

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