CAMBIARE IDEA
Zadie Smith
Minimum Fax 2010
Non ho un comodino perché la santa donna che mi sopporta ogni giorno ha giustamente bisogno della notte più nera, del buio più profondo per dormire tranquillamente, quindi a letto la lettura è vietata.
Poco male perché ci sono ben due divani tra cui scegliere, oltre ovviamente al “momento libro” durante il quale leggo a mia figlia per farla addormentare (e finora ha ascoltato di tutto, dal Signore degli Anelli a saggi sul calcio a tutto quello che è passato fino ad oggi per questa rubrica).
La parte del comodino, quello dove metti tutte le letture in corso, in casa nostra la fa il bagno, dove c’è una piccola libreria con riviste, fumetti e appunto letture in progress.
Perché non sia mai che di libri ne affronti solo uno alla volta. Forse solo i libri essenziali, quelli che ti cambiano la vita. Gli altri possono tranquillamente lasciar spazio, sul comodino/in bagno e nella testa, a compagni di viaggio inaspettati. Mai roba simile, però, che sennò le idee si confondono, le trame si intrecciano e – anche se sarebbe un esperimento interessante, soprattutto vedere che sogni fai poi nel suddetto buio profondo della notte – rischi di non capirci più niente, di non assimilare “calorie” per la mente.
Cambiare idea di Zadie Smith, invece, puoi accompagnarlo con tutto. E’ come avere in casa zucchine, carote o patate. Puoi farci un sugo per la pasta o un contorno per carne o pesce.
Si tratta infatti di una raccolta di saggi ed articoli che la Smith ha scritto negli ultimi anni, un poutpourri – termine che non amo, ma che dà bene l’idea dell’opera in questione – di testi sullo scrivere, sul cinema, sulla letteratura, sulla famiglia, con un titolo che racchiude il concetto del cambiamento (di gusti, stile, punto di vista) di una scrittrice che come Zadie Smith ha raggiunto il successo prestissimo – con un Denti Bianchi, romanzo d’esordio, che mi sono sempre rifiutato di leggere per l’eccessivo hype che aleggiava all’epoca attorno ad esso ma che sicuramente andrò a ripescare al più presto – e affronta ad ogni nuova opera le grandissime aspettative di chi vorrebbe continue conferme da un autore.
Tra ritratti di vecchie star del cinema, compresa la nostra Anna Magnani, un divertente reportage dalla notte degli Oscar, lacrimevoli (almeno per me), tenere ed autobiografiche storie di famiglia, personalissime analisi sugli autori più amati – tra cui un bellissimo ricordo di David Foster Wallace – Cambiare idea vale l’acquisto soprattutto per la prima serie di mini-saggi sullo scrivere che saranno sicuramente molto, molto utili a chi ha il terrore della pagina bianca o romanzi nel cassetto da rivedere.