7 foto e 7 domande alle 7 di mattina. A fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Elisa Olivieri.
Ciao Elisa, quanti anni hai, di dove sei e da quanto scatti foto?
Ciao! Ho 25 anni e sono una palma tra le palme di San Benedetto del Tronto (AP). Non so dire con precisione da quanto tempo io scatti foto, ma ricordo con gioia la Vivitar T201 compratami da mio padre per una gita al primo anno di liceo o la Polaroid 600, regalo dei miei amici per i diciotto anni. La passione per l’analogico ce l’ho da sempre, le conoscenze a riguardo le rubo da ciò che vedo nel meraviglioso mondo di internet, sui libri, dal ricordo dei miei anni passati a Venezia per non parlare dei miei fidati spacciatori di macchine fotografiche, pellicole e consigli (lafides, chiara, sandra e fabrizio).
La tua attrezzatura?
Zenit ET, Zorki 3c, Holga CFN120, Lubitel 166, Yashica FR, Bencini Koroll II, una mini-diana, Polaroid 600, Polaroid land model 220, Polaroid 500 land camera ed una Vivitar T201.
Cosa fai quando non fai foto?
Se mi trovo costretta a far vita sociale, preparo e verso intrugli e bevande a personaggi che corrono tra il reale e l’immaginario comune. Forse decadenti in attesa di considerazione, ciascuno con la propria “unicità”. Quell’unicità da cui io tanto rifuggo.
Nello spazio che mi resta, quello tutto mio, coltivo il mio ozio tra una sigaretta ed un pisolino. Ogni tanto ho un capogiro, ma con un inchino mi congedo.
Descrivimi la tua stanza.
La mia stanza è uno scatolone gigante. Un accumulo di venticique anni di vita. Tutto è bianco e rosso.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
…la polvere sulle cose dimenticate.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se fosse un film, forse L’arte del sogno di M.Gondry. Se fosse un libro, forse Tu,sanguinosa infanzia di M.Mari.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Domanda difficile!
Mi piacciono gli occhi di Sara Perovic e di Mario Leko.
