A parte quelli di scuola, i libri sono visti come oggetti sacri quindi quando qualcuno – con autorità – ti dice di rovinarli in qualche modo rimani lì per lì un po’ perplesso: lo faccio? lo faccio davvero?
Poi senti un brivido di libertà salirti lungo la spina dorsale e ti liberi pure di questo peso: non c’è niente di sacro, dopotutto. I libri, la più grande arma di distruzione dei dogmi – a parte Uno – vanno trattati con rispetto ma non devono diventare un feticcio.
Per questo vorrei conoscere il prof. che in una scuola tedesca di design ha chiesto ai suoi alunni di schiacciare cose – qualsiasi cosa – tra le pagine di un libro: cibo, cassette, macchine fotografiche…
E quello che ne è uscito fuori l’ha pubblicato. In un altro libro (che volendo puoi usare per fare la stessa cosa, poi ripubblicarlo e così via all’infinito) intitolato Press Werk.
Mi ricorda un po’ Wreck this journal. E mi ricorda anche un mio amico che uccideva le mosche schiacciandole al volo tra le pagine della Divina Commedia.