Viste dal vivo, le opere di Fidia lasciano a bocca aperta.
Nessuna immagine su un sito web riesce a dare l’idea della patina di usata/abusata/distrutta realtà dei particolarissimi supporti che l’artista marchigiano usa per i suoi dipinti: banchi di scuola, vecchie tavole da skate e da surf, assi di legno…
Il passato che ritorna. Per farti pensare. E buttare nel cesso l’asettica, linda, bianchissima, indifferente neutralità, visto che Fidia ti sbatte in faccia il mondo e ti dice chiaro e tondo come lo vede lui.