Il nome l’hanno preso da Pasolini (mica cotica! Vedi immagine dopo il salto, tratta dai se-non-li-avete-ancora-letti-che-aspettate? suoi ipermoralisti – quando moralista non era ancora un termine negativo, abusato da stuoli di ben pagate, appunto, ragazze ornamentali alle prese con strenue difese del loro essere inutili, in cerebrolesive trasmissioni del pomeriggio – e profetici Scritti Corsari).
Le Ragazze Ornamentali sono Isabelle Bois e Valentina Tortorella, che nel loro atelier di Parigi realizzano splendide borse, borsette, borsettine e borsettinette: essenziali, preziose, fioccanti.
Per ragazze che ornamentali non sono ma che giocano ad esserlo, ché non si sa mai che un po’ lo siano davvero e allora l’autoironia d’attacco funziona sempre.
Essere una ragazza ornamentale is the new black.