Guardando gli ipertricotici gioielli della collezione “Heritage” di Francis Willemstijn, olandese professoressa di gioielleria applicata e artista, non riesco a non associarli a quel ramo della gioielleria vittoriana da lutto, quello tutto intrecci di capelli del caro estinto, e a far a meno di immaginare l’ispido contatto della materia organica ormai inerte sul mio collo.
Indosserei invece volentieri i suoi gioielli della collezione “Miami Blue Revisited” (li trovate dopo il salto), che si ispirano ad una macchina e prendono il nome appunto da una tinta di carrozzeria in uso in casa Ford alla fine degli anni ’70.
Per l’artista bambina infatti, era l’auto di famiglia, una Ford Granada Coupé con la quale scorrazzava coi genitori sulle note degli Shadows, lo spazio franco e sicuro simbolo della fanciullezza senza preoccupazioni, e la ripropone decontestualizzata attraverso variazioni sul tema dello stesso logo Ford, portando così l’auto vintage nel mondo della gioielleria moderna.
Chissà cosa farebbe se potesse mettere le mani sulla chioma di Simone…