Sono sicuro che per privilegio d’anagrafe (ma privilegio si fa per dire, in questo caso) molti di voi che ci leggete ogni giorno siete precari, magari – vostro malgrado – pure bamboccioni.
Non è certamente questo il posto per analisi politiche, sociali, economiche e per analizzare le cause di questa situazione. Le conseguenze, però, le conoscete tutti benissimo e le vivete ogni giorno sulla (e sotto alla) pelle.
Precario non si nasce, lo si diventa. E mica per demeriti propri!
Far sentire la propria voce, pura e semplice, senza strumentalizzazioni è un’impresa quasi quanto uscirne, dal precariato. Basterebbero le storie, ma ci vorrebbe poi qualcuno disposto ad ascoltarle. Tutte.
Magari si fa prima con un’immagine.
Ritratti di Precari è un progetto di Chiara Schiaratura – giovane fotografa di Pesaro, precaria – presentato l’anno scorso come tesi di laurea allo IUAV.
Ora Chiara vuole portarlo avanti e cerca l’aiuto di tutti i precari che ci stanno leggendo e che sono disponibili a farsi ritrarre.
Tra un curriculum e l’altro che mandate via mail, fatevi avanti.