In tutti i luoghi, in tutti i laghi (breve considerazione culinaria, anche se non sembra)

Ogni anno durante il Salone del Mobile mi riprometto di incontrare vecchi amici e di fissare appuntamenti precisi. Ogni anno, i piani non vengono rispettati e succede qualcosa di nuovo. Questa volta è successo che mi sono messa a cucinare. O almeno ci ho provato.

Avete già letto dell’appartamento Lago da un post di Simone di qualche giorno fa. Ci sono passata anche io, ho salutato il team di Glossom e sono andata in cucina a prendere un caffè. Lì trovo un paio di ragazzi che vanno in lungo e in largo per la cucina: uno dietro ai fornelli, l’altro pronto a offrire vino ai passanti. Sembrava di stare a casa di qualche amico durante una festa. Scopro che sono i ragazzi di nu bureau. E che sono appassionati di cucina.

Poi scopro che chi vuole può passare a dare una mano e a cucinare. Apriti cielo. Vorrei fermarmi subito, ma ho un impegno con Max Factor. Allora passo sabato e conosco meglio Marco, Michele e Vito. E anche la signora Angela che, al momento della mia entrata in scena, stava preparando una favolosa pasta per dei tortelli al ripieno di patate e panna. Ho ancora l’acquolina. Ci ritorno il giorno dopo per preparare i miei pancakes e poi mi fermo fino a sera tagliuzzando verdure a gogò e bevendo prosecco in compagnia.

Incontro anche Elena: con Vito hanno creato FOODA, un’associazione dedicata al food design (qui la fan page) con tanto di statuto di cui vi allego un estratto: “L’Associazione ha per scopo: riunire le competenze di studiosi e ricercatori degli Atti Alimentari, dei tecnici di processo e di prodotto della filiera alimentare, dei professionisti della comunicazione, dei disegnatori industriali e degli architetti, attorno ai temi del Food Design. Definire e promuovere la disciplina del Food Design e la figura professionale del Food Designer; sostenere la ricerca e il dibattito sullo studio, la progettazione e l’innovazione degli Atti Alimentari per mezzo di un approccio multidisciplinare e integrato da parte di tutte le discipline implicate”. […]

Morale della favola, non ho visto nulla del Satellite e del Salone; mi sono persa qualcosa?!

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