Omologazione e senso di appartenenza al gruppo sono concetti che ho iniziato a comprendere in terza elementare, quando il possesso di un determinato oggetto ti garantiva rispetto e considerazione.
Gli status symbol in questione erano rudimentali oggettini casalinghi, molto spesso braccialetti portafortuna, realizzati intrecciando cordini colorati e ciondolini da uovo di Pasqua.
Non me ne voglia Scosha Woolridge, talentuosa artista australiana residente a Brooklyn, se la paragono a quelle incerte opere d’arte zeppate di scotch e colla, ma i suoi gioielli da zingaro dandy e un po’ neolitico che non deve chiedere mai, col loro carattere grafico e primitivo, mi hanno rimandato immediatamente a quello spirito innocente che non conosce ancora sofisticatezze indotte e luoghi comuni.
Al solito, pare che in Italia non li venda nessuno, ma potete sempre chiedere direttamente a lei.